lunedì 7 maggio 2018

It's Just Another Town Along The Road, tappa 7: FRANK GET (Gray Wolf)





FRANK GET-Gray Wolf (IRD, 2017)


Frank Get, un rocker con la R maiuscola, come ci sta dimostrando da anni, prima con il southern rock blues dei Tex Mex, poi con i Ressel Brothers, naturale prosecuzione di quel progetto, e proprio da TO MILK A DUCK, ultimo disco di questi ultimi, uscito nel 2014, è partito il suo progetto solista che lo ha portato alla registrazione del nuovo album  GRAY WOLF. Se nel precedente ROUGH MAN aveva fatto tutto da solo, questa volta siamo difronte a un lavoro corale, ricco di calde sfumature anche se l'approccio è quello viscerale e sanguigno che ha attraversato i suoi trent'anni e più di carriera. Rimane anche quella innata capacità da songwriter, mai banale ma ricercata e attenta che mi aveva fatto apprezzare il precedente disco con il recupero di vecchie storie e personaggi legati alla sua terra e alla sua famiglia. La stessa cosa succede in queste dodici canzoni: vecchi banditi gravitanti intorno al primo conflitto mondiale, sacerdoti dal grilletto facile vissuti in quella fascinosa e ricca terra di confine (Trieste, l'Istria) fino ad arrivare ai marciapiedi delle nostre città odierne, sempre uno spunto per buone riflessioni.
Musicalmente si spazia dall'assalto southern rock di 'Gray Wolf' con i fiati a sbuffare polvere al boogie contagioso di 'Colarich The Bandit', dalle ballate ('Identity' e 'Homeless' con dobro in evidenza) ai torridi blues  come 'The Outlaw Priest'. Tanta carne al fuoco ma soprattutto tanta strada percorsa e da percorrere ancora, senza barriere e ostacoli: dagli Stati Uniti (dove hanno preso forma un paio di canzoni) all'Europa dove spesso suona, fino alla sua Trieste, città del suo cuore che pompa continuamente sangue ricco e incontaminato di vero blues.






In viaggio con Frank Get

1)I km nel tuo disco. Il viaggio ha influenzato le tue canzoni?
Tanti, anzi tantissimi, alcuni dei pezzi (Homeless ed Identity) che troviamo in questo album li ho scritti durante il tour negli States, e cmq anche gli altri son stati concepiti durante il tour del disco precedente “Rough man”.

2)Tour. Aspetti positivi e negativi del viaggiare per concerti in Italia. Dove torni spesso e volentieri?
A dire il vero l’Italia è l’unico paese in cui faccio difficoltà a far serate,…nei posti dove abbiamo suonato ci tornerei più che volentieri, ma come dicevo, la maggioranza dei concerti li faccio all’estero, quindi dal punto di vista del viaggiare assolutamente non è un problema anzi è uno stimolo! Speriamo di invertire un po’ il trend e riuscire a far qualcosa di più anche in Italia, e magari dalle tue parti!

3)Radici o vagabondaggio. Cosa ha prevalso nella tua vita?
Ho sempre mantenuto il contatto con la mia città natale, infatti nei miei ultimi tre lavori ho raccontato di avvenimenti e personaggi della terra da cui provengo, che è ricchissima di storie, purtroppo a volte dimenticati. Ad ogni modo le più grosse soddisfazioni le ho ottenute suonando e lavorando in giro,negli ultimi 10 anni ho suonato quasi esclusivamente all’estero tra l’Austria, Slovenia, Croazia,Germania,Serbia, Francia, Olanda…e da giovane, negli anni in cui ho fatto anche il tecnico del suono, il girovagare è stato prevalente

 4)Viaggio nel tempo. Passato: per chi o per quale tour avresti voluto aprire come spalla? Futuro: come ti vedi tra vent’anni?
… ce ne sarebbero tanti di tours a cui avrei voluto fare l’open act, se devo scegliere uno direi Bob Seger il tour in cui registrò “Live Bullet”…. Hahahah tra vent’anni, salute permettendo, mi vedo ancora sul palco,se oggi lo fanno i settantenni, viste le migliori aspettative di vita e soprattutto la legge fornero come minimo dovrò attrezzarmi per suonare fino ad ottant’anni….hahahaha

5)La canzone da viaggio che non manca mai durante i tuoi spostamenti.
Non ho una canzone fissa vado a periodi, posso dire che alcuni artisti son più ricorrenti….direi Allman Brothers,Southside Johnny, Steve Earle, Rolling Stones.



It's Just Another Town Along The Roadtappa 1: GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS/HERNANDEZ & SAMPEDRO
tappa 2: LUCA MILANI
tappa 3: PAOLO AMBROSIONI & THE BI-FOLKERS
tappa 4: MATT WALDON

tappa 5: LUCA ROVINI
tappa 6: GUY LITTELL




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