martedì 15 agosto 2017

DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #42: NOMADI (Gente Come Noi)

NOMADI   Gente Come Noi (1991)






Il video di ‘Mai Noi No’ venne girato a Biella, al Piazzo, la parte alta della città, borgo medioevale mai sfruttato e rilanciato a dovere. Un posto comunque già entrato negli schermi della commedia leggera all’italiana: in precedenza vi furono girate alcune scene de I Due Carabinieri con Enrico Montesano e Carlo Verdone , in futur...o (dopo il 1991) vennero girate scene de Il Principe E Il Pirata di Leonardo Pieraccioni. Ricordo benissimo quegli anni (1991 e 1992), quelle canzoni che diventarono una piacevole ossessione che profumava di piada (‘’Dammi un Bacio’) e caffè (‘Il Serpente Piumato’), di vita (‘Cammina, Cammina’) e libertà (‘Uno Come Noi’). Di vacanze estive spensierate e di un futuro ancora non scritto. Come dimenticare che poco dopo, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro morirono due componenti di quella formazione che stava ritrovando gli antichi splendori grazie a nuovi e freschi innesti (Cico Falzone alla chitarra, Daniele Campani alla batteria) che si unirono ai veterani Augusto Daolio e Beppe Carletti, regalando ancora alcune canzoni che diventeranno dei classici in futuro (‘Gli Aironi Neri’, C’è Un Re’, ‘Ma Noi No’, ‘Ma Che Film La Vita’), a quasi trent'anni dalla nascita del gruppo. GENTE COME NOI è uno dei loro dischi migliori, forse il più completo mai registrato, dove la scrittura di Daolio è ai suoi massimi livelli, in perfetto equilibrio tra denuncia, immagini nitide e sogno. Oserei dire anche dimenticato quando bisogna tirare fuori dischi italiani di pop perfetti, senza riempitivi.

In quel 1992 beffardo trovarono la morte: prima Dante Pergreffi, bassista, in formazione dal 1984 quando sostituì Umberto Maggi, deceduto a Maggio in un incidente stradale, poi Augusto Daolio, voce storica, inconfondibile e vera guida spirituale del gruppo, morto a soli 45 anni in Ottobre dopo alcuni mesi di sofferenza, lascito di un male incurabile. Recentemente ho scaricato il cd in chiavetta per l’ascolto in macchina e confesso che l’altro ieri riascoltandolo mi è venuto un forte groppo alla gola e gli occhi mi si sono arrossati. Le profetiche ‘Salutami le Stelle’, ‘Cammina, Cammina’ e ‘Ma Che Film La Vita’ hanno assunto con il tempo il triste status di epitaffio anticipato ma hanno riaperto ricordi che pensavo ormai perduti. Commovente? Sì!



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