domenica 3 novembre 2013

RECENSIONE:MOTÖRHEAD (Aftershock)

MOTÖRHEAD Aftershock   (UDR, 2013)


"...molti dicono: "una volta ascoltavo i Motörhead", con il sottointeso che, crescendo, non si può più. Be', sono felice che dicano questo perchè non voglio dei fottuti adulti tra il mio pubblico. Sono sempre gli adulti quelli che mandano tutto a puttane. Rispetto a quando avevo venticinque anni non sono cambiato per niente, sono solo diventato più furbo e più saggio...". da La Sottile Linea Bianca, biografia di Lemmy Kilmister.
Caro Lemmy,
una volta ascoltavo i Motörhead. Ora anche. Sai perché? Perché nella vita ci si aggrappa anche alle certezze. Con le unghie consumate e i polpastrelli sanguinanti ma con la forza e la passione che non ti fanno crollare giù. Perché, quando so che arriva il momento di un nuovo disco (regolarmente ogni due anni, questa volta tre)- lo so che arriva, lo so, anche se questa estate hai spaventato tutti cancellando alcune date per motivi di salute-mi catapulto indietro ad ascoltare i vecchi dischi, anche quelli più recenti, quelli riusciti e quelli così così: mi piacciono Sacrifice Inferno ma non butto via nemmeno Hammered o Snake Bite Love. Tanto dicono che i vostri dischi sono tutti uguali, per cui...Ho bisogno di scaldare i motori, di mettere olio ai stantuffi, forse già arrugginiti ma ancora funzionanti, di rientrare in quel mondo fatto di sicurezze, perché so che ci troverò tutto quello che voglio da voi. Un bel poker di pezzi tirati fast and furious (Heartbreaker, il burrascoso speed End Of Time, Paralyzed), quei mid tempo schiacciasassi (Death Machine, il groove di Silence When You Speak To Me non me l'aspettavo e mi elettrizza), quei blues tanto canonici quanto resi unici dalla tua voce inconfondibilmente corrosiva  che si insinua tra il lento incedere di Lost Woman Blues con il finale vorticosamente accelerato, e tra la più psichedelica e fumosa Dust And Glass che catapulta direttamente nei '70 e ricorda le tue origini musicali. Canzoni che potrebbero indicare la strada futura, quando il cuore sarà veramente in panne e chiederà pietà una volta per tutte, il più tardi possibile, naturalmente. Ci sono viaggi oltre frontiera, perché dopo il Brasile- vi ricordate di Going To Brazil del '91?- vai in Messico (Going To Mexico); c'è anche l'amato rock'n'roll delle origini riscritto alla tua maniera (Crying Shame). Avete mai ascoltato Lemmy,Slim Jim & Danny B, disco del 2000 con Lemmy alle prese con i classici del rock'n'roll primigenio? Poi, hard boogie che nemmeno più gli AC/DC riescono a fare (Keep Your Powder Dry) e il punk alla tua maniera (Queen Of The Damned). Gli assoli di Phil Campbell, la batteria da prima linea di Mikkey Dee, la migliore e più longeva formazione di sempre.
C'è pure qualche riempitivo di troppo. Ci sono sempre anche quelli, e questa volta hai esagerato mettendo addirittura 14 canzoni.
E dire che sembrava andare tutto a puttane questa estate. Ma come? Lemmy cancella un tour per motivi di salute? Nessuno ci poteva credere. Forse nemmeno tu ci hai creduto, o forse sì, visto il titolo ironico che hai piazzato all'album, prendendoti beffe del tuo defibrillatore impazzito. Abrasivo, solido con la stessa copertina di sempre, cambiano solo i colori per distinguerle, l'una dall'altra. Perché solo Aces Of Spades (poi venne anche Overnight Sensation che effettivamente non è come il capolavoro della vostra carriera) meritava una copertina senza l'inconfondibile Snaggletooth  .
Perché, alla fine, non c'è miglior cosa di un disco che sai già come suona. Potrei averlo scritto io, mettendoci tutto quello che ho elencato poco più sopra. Difficilmente delude. L'originalità? Veramente c'è ancora qualcuno che la cerca in un disco dei Motörhead? Quando al giorno d'oggi milioni di band di sbarbatelli suona vintage rock vecchio e già sentito e vengono pure osannati? I Motorhead suonavano già vecchio nel lontano 1977. E i vostri coetanei, invece? Negli ultimi quarant'anni si sono sciolti, riuniti, fatto dischi senza un perché e patetici tour di reunion. Voi no.
Troppe domande? Una sola risposta, sempre uguale: Motörhead. E' quello che voglio sentire, almeno una volta ogni due anni.
Intanto, mentre scrivo: il tour sospeso questa estate e rifissato a Novembre è stato nuovamente posticipato nel 2014. Forza Lemmy!





vedi anche RECENSIONE: MOTORHEAD-The World Ir Yours (2010)



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